Da martedì 17 a martedì 24 dicembre
Nei giorni dal 17 al 24 dicembre che precedono la memoria della nascita del Signore Gesù, tradizionalmente chiamati “Novena di Natale”, l’invocazione della venuta del Signore nella gloria che risuona per tutto l’Avvento, si armonizza con la memoria degli eventi che hanno preceduto la venuta del Signore nella carne.
Facendo memoria di questi eventi, confessiamo nella fede che il grande segno annunciato dalla profezia si è compiuto: la nascita dell’Emmanuele, il Dio con noi, è avvenuta, una volta per tutte, con la nascita di Gesù, figlio di Maria. Ogni anno, attraverso la memoria del mistero dell’incarnazione, si ravviva in noi cristiani l’attesa della venuta del Signore Gesù alla fine dei tempi.
Ogni pomeriggio è offerta una lectio divina sul vangelo del giorno tenuta da un fratello o una sorella della comunità. Inoltre nei vespri la comunità canta gli antichi canti che sono la sintesi più alta dello spirito dell’Avvento.
Il cantico messianico Laetentur caeli, è la composizione di quei passi biblici con i quali Israele confessa la venuta del Messia liberatore e la chiesa supplica la venuta del suo Signore. Le grandi antifone al Magnificat sono una preghiera rivolta al Messia invocato in ciascuna con titoli messianici, e culminano nell’invocazione: “Vieni e non tardare!”. L’antico canto del Regem venturum Dominum è un’intensa confessione di fede della venuta
imminente: “Il Signore viene, venite adoriamo!”.