Un’altra “domenica alla Madia” dedicata all’attuale situazione di guerra è stata quella di domenica 27 ottobre con il giornalista e saggista Gad Lerner.
Introducendo l’incontro fr. Enzo Bianchi ha confidato che “mi lega un’amicizia profonda con Gad Lerner. Amicizia con sentimenti molto profondi che ci siamo espressi più volte”. “Abbiamo voluto questo incontro don Gad Lerner – ha proseguito fr. Enzo – perché la guerra tra Israele e Palestina ci ferisce tutti, ci interroga”. La fraternità della Madia ha invitato Gad Lerner perché è un testimone ebreo con una voce diversa da tante altre, alternativa. Lerner è un testimone a caro prezzo che sa interpellare le nostre coscienze e ci aiuta a capire in profondità la situazione.
Di fronte al vasto pubblico venuto ad ascoltarlo, Gad Lerner ha esordito dicendo: “Non posso che cominciare dicendo che se anche è la prima volta che vengo qui ad Albiano, avverto la sensazione che il luogo dove ci siamo incontrati rivive qui e la vostra presenza così numerosa me lo conferma. So quello che Enzo ha passato in questi ultimi anni. Ho vissuto come una gioia personale leggere la prefazione di Papa Francesco al suo ultimo libro. Perché Enzo non aveva Bisogno di riabilitazione, ma questo riconoscimento ci è di conforto”.
Nell’incontro del mattino e nella ripresa pomeridiana, stimolato dalle molte domande del pubblico, Gad Lerner ha mostrato come Gaza non è solo un luogo ma è diventata il simbolo di una contesa che assume nel mondo dimensione culturale e morale. Lerner si è misurato con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra. Da ebreo per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con l’esclusivismo e il tribalismo della destra sionista. Le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in sé stesse delle Comunità ebraiche della diaspora, che si sentono incomprese e lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi, lo hanno riportato alle domande cruciali che già si poneva Primo Levi: che futuro può avere questo Israele? Che funzione può esercitare il filone ebraico della tolleranza?
La riflessione su questo nostro travagliato tempo proseguirà con il prossimo appuntamento delle “Domeniche alla Madia”, domenica 17 novembre con la biblista Lidia Maggi, che tratterà il tema: “Camminare sulle acque. Leggere la Bibbia in tempo di crisi”.