La grande festa di Pentecoste alla Madia l’abbiamo vissuta nella condivisione con molti ospiti e amici venuti per il ritiro predicato da fr. Enzo, per la celebrazione eucaristia e per il festoso pasto.
Nella mattinata di ritiro, fr. Enzo ha proposto un’ampia meditazione sullo Spirito santo nella rivelazione biblica, nell’Antico come nel Nuovo Testamento. L’economia dell’alleanza nuova ed eterna ha come protagonista lo Spirito santo, il quale rende i credenti atti a ricevere l’eredità di Gesù, la porta a compimento, le conferisce pienezza. “Ma come parlare dello Spirito senza imprigionarlo nelle nostre povere parole?” si è domandato fr. Enzo.
Gesù ha detto di lui: “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va” (Gv 3,8); dello Spirito dunque il cristiano può fare esperienza, ma se tenta di parlarne, le parole vengono meno. Tuttavia è necessario riconoscerlo in ciascuno di noi, nella chiesa, nell’umanità, nella storia, perché è lui lo Spirito creatore, lo Spirito di profezia che conduce al discernimento della parola di Dio nella parola umana, lo Spirito di resurrezione che sempre sprigiona energie capaci di vincere il potere della morte.