Domenica 25 maggio 2025
ELSA FORNERO
Non si fa una riforma previdenziale per il presente bensì per il futuro
Non si chiedono sacrifici alle generazioni correnti se non sono finalizzati a migliorare le prospettive di quelle giovani e future; non si impostano politiche strutturali per il Paese per soddisfare generiche esigenze di “austerità” o per compiacere i potenti del mondo ma per conferire una “visione lunga” alle scelte sociali, evitando di far pagare ai figli le conseguenze di scelte miopi, imprudenti o errate, dei genitori nel privato, della politica in ambito pubblico. Questa prospettiva, sicuramente ben presente ai padri, e alle madri, della costituzione sembra essersi smarrita, ignorata dalle classi dirigenti, assente nel dibattito pubblico e piuttosto astratta nell’analisi economica; e con essa il concetto di “equità tra generazioni”.
I rapporti economici tra generazioni, peraltro, assumono svariate forme. Dal lato positivo, i giovani ereditano dalle generazioni passate la “ricchezza” accumulata: dal capitale umano (conoscenza e cultura, ma anche valori e principi) a quello fisico (capacità produttiva, tecnologia); dal capitale finanziario (titoli di credito e di proprietà) a quello pubblico/sociale (l’ambiente, le infrastrutture, i beni artistici, le istituzioni). Dal lato negativo, si collocano i debiti – ambientale, finanziario, valoriale – “oneri” che le generazioni future, cui i genitori hanno sottratto frutti non ancora maturi, dovranno in qualche modo onorare (i “denti allegati” dei figli, di cui parla Ezechiele).
Un passo biblico cui dedicare un commento “laico”, non per addentrarmi – senza averne le competenze – nell’interpretazione dottrinale ma al fine di utilizzarlo come guida per dialogare su un’interpretazione che travalichi quella meramente finanziaria che è spesso data alle fredde e impopolari politiche di “rientro dal debito pubblico”. E che certo non si esaurisca in un – forse anche più impopolare – elogio dell’“austerità”.
ELSA FORNERO , già Professore Ordinario di Economia all’Università di Torino, è Senior Fellow del Collegio Carlo Alberto. È stata Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità nel Governo di Mario Monti (2011-13) e membro del Consiglio di indirizzo della politica economica del governo Draghi. Svolge attività di key-note speaker, editorialista (La Stampa) e opinionista televisiva. Ha scritto, tra l’altro: “Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle
pensioni”, Bocconi Editore, 2018.
Programma della giornata
10.30 – Primo incontro
12.00 – Celebrazione eucaristica
13.15 – Pranzo
15.30 – Secondo incontro