Martedì 13 Agosto, ore 21
PROIEZIONE DEL FILM ED INCONTRO CON IL REGISTA REMO SCHELLINO
Casa della Madia
La morte raccontata nella circolarità della vita, come un uscita dal mondo e un entrata in un altro mondo. La tomba come l’utero di ritorno. Nulla si distrugge del tutto, si esce di scena. Si va in un altra stanza. Riti, racconti, testimonianze e conversazioni legate alla fase finale del nostro vivere. Come diceva lo scrittore Tiziano Terzani “la fine può essere un nuovo inizio ”.
Questo film, che chiude la trilogia legata al nascere al vivere e al morire è un viaggio in Italia che svela, in parte, il rapporto di noi italiani con la morte.
Con quali sentimenti e con quali forme ci prepariamo ad affrontare la fine della vita? Quali le pratiche, i gesti che ci aiutano ad accompagnare al trapasso un nostro caro? Il lutto, la sepoltura, i lamenti funebri, la richiesta del fine vita.
Un rapporto di fisicità con la salma che non si estingue, anche se nuove tendenze, come la morte digitale, comincia prepotentemente ad entrare nel nostro vivere quotidiano attraverso i social .
Uno spunto per riflettere sul senso della vita legato strettamente alla nostra inevitabile scomparsa viene raccontato e sviluppato da ricercatori come Ignazio Marci, Pier Giacomo Pala e Amerigo Vigliermo. Dal filosofo Massimo Cacciari, al monaco Enzo Bianchi. Dallo scrittore Folco Terzani, il cantautore Giuseppe D’Avenia e il dottor Mauro Milanesio.
Un viaggio in solitaria dentro il tessuto umano dell’Italia. Un percorso antropologico, emotive e culturali che ha completato la mia trilogia, con questo terzo film “Andare all’altro mondo – riti, credenze, pensieri e conversazioni ” .